sabato 4 maggio 2013

Esame neurologico di arte e inconscio


Gillo Dorfles

"Corriere della Sera",  4 aprile 2013

Forse Vienna avrebbe preferito rimanere la capitale d'un grande impero piuttosto che diventare la capitale dell'Inconscio. Eppure la grande stagione artistica, alla fine del secolo scorso e fino allo scoppio della guerra, che vide esplodere il genio creativo di artisti come Schiele, Klimt, Kokoschka, intimamente legati alle correnti psicoanalitiche dell'epoca, doveva prolungarsi oltre la fine del grande Impero asburgico.
Di questa alleanza tra la pittura d'avanguardia, la psicoanalisi e il dominio culturale di quello che fu definito inconscio, tratta con estrema precisione scientifica e insieme vivacità critica, il grande studioso Erik Kandel, Premio Nobel per le neuroscienze, insieme profondo conoscitore dell'arte contemporanea. Che ha saputo far coincidere e convivere gli aspetti artistici di quel periodo con una indagine dell'apparato neurologico tra i più approfonditi (Eric R. Kandel, L'età dell'inconscio, Raffaello Cortina Editore).
Naturalmente l'indagine di Kandel si presta a molti equivoci. Se le diverse localizzazioni cerebrali preposte alla nostra sensibilità artistica sono state da tempo esplorate non bisogna dimenticare che il concetto stesso di inconscio, posto alla base del suo lavoro, è spesso discordante con l'effettiva situazione anatomofisiologica del nostro cervello, per cui l'ampia analisi compiuta dall'autore sulle più minute strutture neurologiche non basta a suffragare il valore — sia positivo che negativo — d'un concetto come quello di inconscio, nato dagli studi psicologici dell'epoca che vide Vienna tutrice di personalità quali Freud, Adler, Jung, Weininger, Kris, eccetera, e culla di una delle più geniali tendenze pittoriche, quella, appunto, dei Klimt, Schiele, Kokoschka, nonché il rapporto tra stati di coscienza e attività creativa dell'artista, ampiamente discusso. E, tuttavia, la matrice inconscia non cessa di preoccupare lo studioso soprattutto per quanto si riferisce al versante cognitivo e «affettivo» dell'artista. Per questa ragione possiamo anche accettare che Kandel faccia riferimento o a delle strutture come l'amigdala o al lobo temporale per alcune più specifiche attivazioni cromatiche. E gli esempi possono moltiplicarsi per identificare la caratteristica delle diverse aree cerebrali.
D'altro canto, senza appesantire il discorso con troppe esemplificazioni, ritengo che si possa dire, in base a quanto afferma l'autore, che troppo spesso si tende a far entrare in gioco il fantasma dell'inconscio come giustificazione positiva o negativa di molte incomprensioni dell'arte.
Se le geniali osservazioni di Freud, di Jung, e di tanti altri studiosi hanno chiarito i meccanismi della nostra coscienza e quindi anche della nostra «conoscenza» riguardo all'attività artistica, sia creativa che fruitiva, non bisogna dimenticare che una supervalutazione dell'inconscio molto spesso non fa che confondere maggiormente quello che la nostra coscienza è perfettamente in grado di decifrare.

1 commento:

  1. Anonimo30.6.13

    PROGRAMMA PROGETTO "quARte"

    La Sigla significa = Quantum Art & Augmented Reality, for Tematic and /or Territorial Comminication . Paolo Manzelli

    OBIETTIVO :

    Il principale obiettivo del progetto di ricerca quARte ( seconda fase ) viene a esplicitarsi una motivazione complessa capace di indirizzare la creativita artistica e l' immaginario scientifico. Tale obiettivo sara quello che verra esplicato nella conferenza - exibition che si prevede terensi a Roma presso il MAXXI , occesione nalla quale verrano condivise : 1) la potenziale rilevanza eticopolitica dellʼindagine neuroscientifica, con 2) l' espressivita empatica che caratterizza la dimensione dellʼesperienza estetica dell' arte quantistica , 3 ) la quale include, con modalita transdisciplinari, una riflessione esplicita sui contenuti scientifici innovativi e sulle loro modalita interattive di comunicazione.

    Quanto sopra conduce a rivendicare un rinnovato ruolo rinascimentale dell' arte quantistica contemporanea nel catalizzare lo sviluppo a nuovi concetti capaci di contribuire al superamento della crisi mondiale che stiamo vivendo.

    L' arte e scienza contemporanea si propongono pertanto l' obiettivo di anticipare una nuova visione evolutiva della realta' sociale ed economica, non piu acquisibile facendo ancora sistematicamente ricorso alla via ordinarie di pensiero , basate sostanzialmente su calcolo economico ed una concezione della innovazione fondata sulla tecnologia, anziche sulla creativita e l' amore dell' UOMO oggi favorite dallo e lo sviluppo della comunicazione che con la "Realta Aumentata" e capace di creare una sovrapposizione in tempo reale tra virtuale e realta, nella prospettiva di indirizzo del futuro cambiamento di un nuovo paradigma dello sviluppo.

    Chiedo pertanto a quanti intendano condividere le precedenti considerazioni sulla seconda fase del Programma /Progetto "quARte" di firmare la petizione che verra inviata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano . Un caro saluto Paolo Manzelli 29/GIU/2013

    AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO -

    -- http://www.change.org/petitions/giorgio-napolitano-presidente-repubblica-italiana-richiesta-patrocinio-progetto-quarte-per-il-cambiamento-cosciente?response=268432225da8&utm_source=target&utm_medium=email&utm_campaign=added_as_petition_target

    Grazie della collaborazione Paolo. ( 335/6760004)

    RispondiElimina